Black Cloud CouncilBlack Cloud CouncilBlack Cloud Council
Black Cloud CouncilBlack Cloud CouncilBlack Cloud Council
Stampa digitale su pvc, sculture in poliuretano, t-shirt, piante, video a colori, suono, machine learning, 25’10’’
La premessa di BCC è un’analogia, ipotizzata dall’artista, tra il processo di enclosures dei terreni comuni nell’Inghilterra agricola del ‘600 e la distribuzione degli spazi virtuali del cloud (anch’essi parcellizzati secondo una logica capitalistica).
Di questo periodo storico, Antelmi si lascia ispirare dalle streghe, colte nell’accezzione femminista proposta da Silvia Federici in “Calibano e la strega”, ovvero in qualità di figure potenzialmente sovversive del corso della storia. Connettendosi alla loro tradizione magica, Antelmi ci propone l’istituzione di un tecnoculto, che ambisce a liberare il Cloud dalle logiche di privatizzazione che lo strutturano. L’installazione immersiva Black Cloud Council è quindi rituale magico: come le streghe nel Medioevo invocavano le tempeste con il fuoco dei loro calderoni, così l’artista usa l’incendio del data center OVH di Strasburgo (visibile nel video) per l’evocazione di un Cloud più libero. Attorno a questo si riuniscono gli altri elementi del rituale: le nuvole nere (ribaltamento della nuvola-simbolo del cloud) sono gli idoli del nuovo culto; le piante sono elementi esoterici organici del rituale; la stampa su PVC, infine, è una mappa concettuale che unisce i simboli della magia nera (come il capro satanico e i cerchi alchemici) e quelli del Cloud (storage, network, server).
Tutti gli elementi del rituale sono tenuti insieme da un’estetica precisa ispirata al Black Metal, che si esplicita in alcuni elementi materici, come la T-shirt e la cassa, e nel paesaggio sonoro.
UMEUMEUME
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2021
Intervento site-specific. Codice HTML a grafite
L’opera è un autoritratto dell’artista che si materializza in una trascrizione a matita del suo Facebook Pixel personale. Il Facebook Pixel è un codice identificativo unico per ogni utente, scritto in codice HTML, utilizzato per la raccolta di dati statistici al fine di misurare l’efficacia della pubblicità effettuata sul social network.
In quest’opera, la ricerca della propria identità si concretizza in un’ esplorazione performativa della lingua del web attraverso un gesto di scrittura manuale: così l’artista mette in atto un cortocircuito tra virtuale e reale.
RTFMRTFMRTFM
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2020
Stampa alta qualità su carta di betulla A3
RTFM è acronimo di Read The Fucking Manual (Leggi il c***o di manuale) e consiste in un certificato ottenuto al termine di un corso sul cloud computing, rilasciato via e-mail da AWS – Amazon Web Services.L’opera invita alla riflessione sul tema della circolarità educazione- lavoro nel capitalismo delle piattaforme. L’erogazione di conoscenza da parte di aziende come Amazon e Google viene fornita per preparare i futuri lavoratori a lavorare nella stessa azienda dalla quale sono stati istruiti. Questo certificato ci parla di una potenziale conversione ad una università 2.0, in cui i titoli erogati funzioneranno da lasciapassare per l’utilizzo delle infrastrutture delle piattaforme. L’opera ragiona, in fin dei conti, sul superamento dell’istruzione tradizionale a favore di un’istruzione corporativa.