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Ivana Pia Lorusso

Ivana Pia Lorusso

14 Ottobre – 2 Dicembre 2023
EXHIBITION EXHIBITION EXHIBITION
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My Hairy Daydream

 

Ivana Pia Lorusso è stata in residenza negli spazi di VOGA Art Project.  Durante le settimane di ricerca e produzione ha portato avanti riflessioni che come donna, artista e attivista trans-femminista, ha sviluppato attorno al tema del corpo e delle pratiche estetiche e cosmetiche, rivolte soprattutto ai corpi femminili e socializzati tali, ma che – allargando lo sguardo – riguardano indiscriminatamente tutti i corpi a prescindere dal genere.

 

“My Hairy Daydream” [La Mia Pelosa Fantasticheria] è la prima mostra personale di Ivana Pia Lorusso a Bari e completa la programmazione 2023 di VOGA Art Project. A seguito di una residenza di un mese che ha visto il nostro spazio trasformarsi nello studio dell’artista, “My Hairy Daydream” presenta una serie di opere inedite, volte ad approfondire ed esplicitare  prese di posizione critiche e consapevoli rispetto ai canoni estetici e digitali entro cui sono oggi concepiti, osservati e giudicati i nostri corpi.

Partendo dal proprio corpo secondo un approccio femminista storico per poi esprimersi anche in chiave transmediale, Lorusso parla di una battaglia contro l’oppressione estetica, ovvero un disallineamento volontario rispetto al costante monitoraggio dei corpi, che impone una percezione normata, escludente ed omologante degli stessi in campo intimo come sociale. Non sentendosi rappresentata dalle immagini e dai modelli mainstream, l’artista traccia in questa mostra una narrazione dove registri e medium disparati fungono da dispositivi di liberazione radicale, violenta, ironica.  La depilazione è qui pretesto ed espediente di rivendicazioni che guardano a capelli, tinte e peli come strumento di un fare performativo quotidiano, che rifugge catalogazioni e si distribuisce simbolico e sognante tra azioni, fotografie e sculture.  

 

“My Hairy Daydream” vede, quindi: il pelo Mario, reificazione dell’incubo, distendersi (inatteso) al centro della galleria; Happy Lazy Leg Hair, un campionario più unico che raro, suggerire agli avventori eccentriche tinture per i propri crini; Manifesto contro l’oppressione Estetica, dichiarare messaggi di rivolta tramite tavole rivestite da strisce di cera; e, infine, le fotografie di Epanastasi inneggiare, già nell’etimologia del titolo, alla possibilità di rivoluzione.

Biografia

Ivana Pia Lorusso ha conseguito il Dottorato di Ricerca (PhD) in “Cultura Educazione Comunicazione” (2023) presso Università degli studi Roma Tre; nel 2022 ha frequentato il Corso Avanzato in Arti Visive e Cultura Contemporanea presso l’Accademia per artisti e curatori PIA School di Lecce. Nello stesso anno ha coordinato una delle sezioni performative di “Part-time Resistance”, performance corale di Nico Angiuli, a cura di Eugenia Delfini presso il Museo di Arte Contemporanea (MACTE) di Termoli e ha preso parte al programma europeo “Power. Exploring Gender and Power through/in Art”, al talk e alle interviste organizzate da MOH Mobility Opportunities Hub, a Bari. Nel 2023 ha dato inizio ai laboratori “AESTHETIC OPPRESSION LAB” e “IT’S OKAY TO BE FRAGILE” presso KORA – Contemporary Arts center a Castrignano De’ Greci e presso il Centro di Riabilitazione Psichiatrica “Il Chiostro” di Frosolone. Ha preso parte a mostre collettive e personali tra cui “Non rimane che volare” (2023), a cura di Giuseppe Arnesano, Francesca Disconzi e Federico Palumbo, Osservatorio futura, Torino; “PERFORM(HER) 2023: Take Care”, a cura di Domus Artist Residency, Galatina; “Post South” (2023), a cura di Sandro Vestita e Maurice Bellanova, Cave Contemporary, Grottaglie; “Foehn” (2022), a cura di PIA School, Palazzo Giaconia, Lecce; “Le stanze del contemporaneo” (2021), a cura di Daniele Astrologo Abadal, Palazzo Martinengo, Brescia e “Vocabulum (Ultrasegno vol. 1)” (2021), a cura di Marcello Francolini e Fabio Avella, Palazzo Fruscione, Salerno.

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